Coinvolgere nelle decisioni i Municipi, al fine di costituire un fondo di rotazione alimentato dai fondi delle migliorie boschive e dalle partecipazioni integrative di fondi comunali, per migliorare la viabilità forestale di tutto il territorio comunale attualmente carente Gli utili del fondo di rotazione, serviranno per assumere una squadra di operai dedicata alla manutenzione del territorio. Se si parte dalla constatazione che già a livello nazionale la filiera foresta-legno, per la sua complessa struttura, presenta un grave deficit nell’integrazione e nel coordinamento fra i diversi segmenti che la compongono data la diversità dei loro gradi di sviluppo e che l’anello più debole della filiera è rappresentato dalla sua base produttiva, ossia dai settori delle utilizzazioni e della prima trasformazione, a causa dello scarso utilizzo del patrimonio forestale nazionale e del limitato valore qualitativo dei prodotti, oltre alla diminuzione delle superfici destinate a produzioni legnose fuori foresta con conseguente sempre maggiore dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di materia prima, appare chiaro che per affrontare il problema della filiera del legno a Ledro, pensando quindi ad una visione ad ampio campo ed intersettoriale (utilizzazioni, commercializzazione del tondo, prima trasformazione e lavorazione, utilizzo dei prodotti secondari ecc.), penso sia indispensabile partire dall’inizio, cioè dall’utilizzazione razionale della risorsa. Con questo intendo dire che è necessario passare preliminarmente per alcune fasi propedeutiche necessarie alla stabilizzazione della produzione e ad una utilizzazione sostenibile e duratura del legname disponibile. E’ innanzitutto indispensabile mettere in atto una seria gestione della risorsa legno secondo programmipreventivi di utilizzazione precisi, quasi vincolanti, ma in grado di garantire una certa e costante entratafinanziaria per il comune. Ciò però sarà realizzabile solo con una oculata preventiva programmazione delle utilizzazioni,analizzandone dislocazione territoriale, entità dei lotti e prezzi possibili. La costanza dei prelievi e quindi delle entrate comunali, consentirà una migliore programmazione anche degliinterventi di manutenzione territoriale che non dovranno essere pressoché integralmente delegati alla Forestalecome si fa ora. Una oculata gestione preventiva delle martellate inoltre consentirà di instaurare una ragionata contrattazione a lunga scadenza con le ditte di utilizzazione; avendo chiari fin dal principio termini e condizioni per ogni singolo lotto, si potrà operare con maggiore oculatezza nella indicazione dei prezzi base per la fatturazione e nella contrattazione successiva. Andrà anche meglio analizzata la convenienza della vendita del legname in piedi, rispetto al sistematico ricorso alla vendita a strada; se si vuole continuare con quest’ultima modalità, sarà allora auspicabile ricercare la miglior professionalità nella classificazione e assortimentazione preventiva del materiale disponibile, in modo da massimizzare il prezzo di vendita. Sarà però opportuno tenere presente che non è scritto da nessuna parte che i lotti vanno tutti venduti a strada,talora con costi di fatturazione esorbitanti per non dire fuori mercato. Sotto una competente regia comunale, saranno coinvolti nelle decisioni i Municipi, ai quali dovrebbeessere proposta anche la costituzione di un fondo di rotazione alimentato in parte con fondi delle migliorie boschive (per chi li ha) ed in parte da partecipazioni integrative di fondi comunali, allo scopo di rendere possibili alcuni interventi mirati di miglioramenti infrastrutturali, accanto ad una minima, ma costante manutenzione della viabilità forestale di tutto il territorio comunale e che attualmente manca quasi completamente. Le linee guida per procedere in tal senso, sono contenute nell’atto costitutivo dell’Associazione forestale di Ledro (1999): ART. 1 Obiettivi 1. L’associazione si prefigge l’obiettivo di favorire in forme flessibili e con la minore incidenza possibile di costi fissi,la gestione in forma associata delle risorse forestali appartenenti ai comuni aderenti al fine diintegrare lo sviluppoeconomico ed ambientale con una utilizzazione delle risorse disponibili in sintonia con gli impegni internazionaliassunti dall’Italia per la gestione sostenibile delle foreste. 2. Per raggiungere gli obiettivi prefissati l’associazione predispone annualmente e su proposta dei singoli comuni aderenti, un piano di interventi redatto dagli Uffici tecnici dell’Unione dei Comuni della Valle di Ledro, eventualmente assistiti dalla consulenza, conferita con specifico incarico tecnico, di un dottore forestale libero professionista. Detto piano sarà lo strumento sulla base del quale l’associazione si farà promotrice delle eventuali istanze dicontributo da presentare agli Uffici provinciali preposti. 3. L’associazione si prefigge in termini più ampi di perseguire anche gli obiettivi fissati nelle altre sotto misure ed azioni indicate nelle misure forestali del piano provinciale di sviluppo rurale ed in particolare: Valorizzazione della filiera bosco legno per conseguire una gestione sostenibile delle foreste e dell’ambientemontano attraverso la valorizzazione degli aspetti economici e sociali integrandoli con le problematiche ambientali; Miglioramento della gestione forestale e ambientale per favorire l’utilizzo dello spazio naturale in modo compatibile con i dinamismi propri dell’ambiente valorizzando la biodiversità, ma favorendo anche la funzione ricreativa, paesaggistica ed ambientale dei complessi boscati in aree fortemente antropizzate; Miglioramento del patrimonio forestale con adeguamento della rete viabile forestale finalizzata allo sviluppo delterritorio boscato e con recupero del patrimonio edilizio rurale di pertinenza o finalizzato all’istituzione di rifugi forestali, centri visitatori e percorsi didattici; Ricostituzione di boschi danneggiati ed interventi di “manutenzione del territorio” finalizzati alla prevenzione delle calamità naturali ed alla costituzione di un presidio per la stabilità e multifunzionalità del bosco e del territorio; 4. La gestione amministrativa è fatta dagli Uffici dell’Unione dei Comuni della Valle di Ledro, ivi compresa la mansione di Segretario verbalizzante.